Domande frequenti

Domande utili e ricorrenti

Perchè fare testamento?

La domanda vera è perché non farlo? La difesa della proprietà e delle decisioni passa da una manifestazione delle proprie volontà. E’ infatti attraverso l’espressione delle proprie intenzioni che la persona dichiara i propri piani.

La generazione degli internauti abbraccia tanto gli adolescenti quanto gli anziani ed in particolare quest’ultimi impegnano il loro tempo battendo le dita sopra le tastiere alla ricerca di notizie pubblicando documenti e raccontando le loro storie passate e presenti con crescente attenzione.

In passato le persone raggiungevano la meritata pensione al mezzo secolo, dopo aver trascorso anni nelle campagne, con fatica e già quasi al termine delle loro forze tramandando storie e tradizioni di famiglia ai propri cari discendenti dopo la cena davanti al focolaio. Nei tempi per esigenze di lavoro, le famiglie non si trovano più ogni sera, ma permane il desiderio di tramandare le volontà in modo che possano venir raccontate negli anni a venire per i discendenti che non sono ancora giunti ma che potranno sapere sentire e vedere come erano i loro antenati.

L’importanza di lasciare o fare testamento permette di passare il testimone dei ricordi di famiglia con certezza ai famigliari amati.

Il tramando delle notizie di famiglia alle giovani generazioni che diventano genitori in età sempre più avanzata rischia di far perdere il contatto con la generazione dei nonni e perciò appare saggio.

Chi fa ancora testamento?

Sebbene poco se parli e quindi nel silenzio della cronaca, verrebbe erroneamente da associare il pensiero che solo un esiguo numero di persone redigano ancora il testamento; i numeri reali dei testamenti pubblicati ogni anno in italia ed in altre nazioni raccontano una situazione testamentaria ben differente. Sono molti infatti gli internauti alla ricerca di informazioni su come fare e redigere testamento.

La storia, racconta di volontà testamentarie assegnate fin dalla nascita dell’individuo, si pensi ai futuri imperatori o reali, insigniti dei titoli e delle patrimonialità manifestate apertamente nel battistero piuttosto che al capezzale disponendo ogni aspetto evitando fraintendimenti.

Le recenti tradizioni popolari hanno collegato, senza ragione alcuna, la redazione del testamento ad un’azione da compiersi solo in prossimità della morte, al capezzale del famigliare perento come ultimo passaggio prima dell’ultimo respiro allontanando dalla vita e quindi relegando all’ultimo momento una decisione, sempre che ve ne venga concesso un ultimo ripensamento ponendo in serio rischio sia la tutela che la trasmissione del patrimonio sociale, culturale e familiare.

E’ noto come fino all’avvento di internet l’argomento morte e testamento stizzisse al punto da indurre l’ascoltatore al compimento di gesti ancestrali riferibili al tocco di parti nobili rinnegando l’argomento fine vita.

Ad oggi la parola testamento vive una nuova realtà, è questo il tempo in cui ci si informa e si stende a disporre delle proprie volontà per tempo mettendo al sicuro i dati ed i patrimoni. Un esempio eclatante è fornito dalle agenzia di viaggio le quali affermano attraverso indagini e studi che prima della partenza per una meta turistica i famigliari viaggiatori lascino traccia scritta delle loro disposizioni nel caso succedesse qualcosa. Sempre più spesso viene addirittura disposto un doppio testamento sia nel caso della scomparsa di tutti i famigliari, di entrambe i genitori per i casi di tutelato, o di un solo componente prima di compiere l’ultimo viaggio.

Si assiste ad un crescente numero di persone pronte a dichiarare le proprie disposizioni testamentarie su un foglio di carta scritto di pugno datato e firmato desiderosi di garantire il tramando della volontà. Altrettanto vale per i numeri pubblicati dal notariato in materia di testamenti segreti e pubblici redatti appunto inanzi ad un pubblico ufficiale.

E’ bene ricordare che oltre ai beni immobili inserendo in tal senso i terreni, le case e più in generale i cespiti catastali entrano nel registro dei beni trasferibili gli oggetti che non hanno un valore economico, ma bensì affettivo. L’orologio del babbo, il pendolo del nonno il letto del tris nonno, l’abito da sposa nella nonna bis o la divisa militare del nonno quater, oppure la ricetta della zia d’America.

Nella tradizione piemontese si esprime con la parola asamai letteralmente “non si sa mai” la scelta di adottare precauzioni che possono quindi fondare una disposizione testamentaria a favore degli eredi desiderati.

Quando si arriva pronti alla morte?

E’ una domanda che richiede decisamente più di una riflessione, l’annuncio di prontezza al grande passo cavalca le onde dell’inconsapevolezza. E’ improbabile attribuire una risposta univoca alla domanda perché infiniti sono gli approcci alla vita.

Si nasce inconsapevoli di ciò che sarà la vita e nonostante tutta l’esperienza raccolta dai frutti di Madre Natura o del Signore messi a disposizione, si muore con la sola consapevolezza di aver vissuto cercando risposte che con certezza assoluta non arriveranno se non nella serenità della Fede di ogni singolo individuo. Il momento della morte comporta sempre degli sconvolgimenti di carattere famigliare economico, sociale che è bene preparare nei passi comandati e noti a tutti lasciando una traccia pulita del proprio passaggio. Per quanto ci si prepari per il momento del trapasso è forse più opportuno cercare di arrivare preparati al meglio, piuttosto che pronti.

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Il video testamento è legale?

E’ la domanda più ricorrente: il video testamento è legale La risposta giusta è solo una: le volontà di una persona vanno rispettate a prescindere che siano previste dalla Legge. Questa è la l’unica frase legale.

Si può impugnare un video testamento?

Ad oggi non sussiste alcuna legge che vieti la manifestazione e/o pubblicazione delle proprie volontà. Il video testamento non si può impugnare in ragione del fatto che l’ordinamento giuridico non dispone nulla a riguardo.

Può essere utilizzato per far valere le proprie ragioni in una discussione ereditaria un video testamento?

Trattandosi di una manifestazione di volontà prodotta in audio video messaggio è uno strumento di garanzia della parola data ed espressa. L’intento non è allontanare le persone, ma mettere nero su bianco o audio su video le intenzioni facilitando i rapporti tra eredi.

Che garanzie ci sono che vengano rispettate le volontà del video testamento?

Dipende esclusivamente dal Garante se intende far rispettare le intenzioni ed onorare il contratto verbale assunto senza impegno economico.

Come fa un cittadino a sapere se ci sono dei video testamenti volontà?

Crocowill registra i video testamenti mantenendo il più alto grado di riservatezza in favore dei propri clienti. Unicamente il titolare del video testamento ed il garante sono a conoscenza delle disposizioni di volontà.

Come protegge i dati Crocowill?

Crocowill dispone di una banca dati sicura e protetta da codici altamente criptati per la gestione universale dei video dati in piattaforme digitali.

Quanto tempo viene conservato il video testamento su Crocowill?

Il video testamento rimane in giacenza gratuita per un anno, nei successivi anni dovrà essere rinnovato e non sono previste scadenze se viene rinnovato in alternativa è possibile optare per una formula senza fine.

Che differenza c'è tra video volontà e video testamento volontà?

Crocowill associa correttamente il video testamento alla definizione di testamento in forma di video, la video volontà è un’espressione non riconosciuta se non nel gerco informale. La differenza tra i video volontà e video testamento volontà si sviluppa nella legittimità di salvaguardare i dati segreti.

Lascio le mie volontà, si ma a chi le lascio?

Lasciare o non lasciare? Questa è la volontà

Se Amleto fosse vissuto ai giorni nostri, nell’era tecnologica si sarebbe posto senza dubbio un altro tipo di domanda “Lasciare o non lasciare, questo è il problema

Ben diverso è quindi l’approccio odierno verso la domanda amletica dell’essere a fronte del possedere lasciti, ossia “a chi e cosa lasciare o non lasciare, questo è il dilemma”.

E’ fin troppo facile dire che: Chi parte per l’ultimo viaggio ha sempre ragione e comunque abbia fatto o agito in vita andrà via con le sue decisioni incontrovertibili. Nonostante ci si possa nascondere dietro un tenero un fatalismo rimane vivo il consiglio di assumere una decisione per tempo onde evitare spiacevoli rivoltamenti.

Volendo escludere i casi di partenza improvvisa per mete paradisiache ultra fiscali, sarebbe bene che i lasciti terreni trovassero sempre un giusto affidatario, onde evitare che interi patrimoni fiscali finiscano nelle mani del beneficiario ingrato.

L’importanza di decidere come e a chi assegnare per tempo i beni mobili, consente di risolvere l’annosa questione di rispettarne le volontà. Sia chiaro fin da subito che a fronte di una mancanza di volontà nell’onorare le disposizioni sarà poco sostenibile che le volontà del buon padre di famiglia possano essere validate oltre quanto previsto dalle quote testamentarie disciplinate dal codice civile.

Secondo un principio controvertibile dei luoghi comuni, sostenere che una frase detta o video registrata valga più di mille parole non dette incontra almeno due sensi in più del nulla di fatto. Saranno gli sguardi negli occhi e le attenzioni sonore degli uditori a sensibilizzare gli eletti nella donazione a rivendicare le volontà espresse.

La scelta di nominare un garante, potrà apparire semplice e per certi versi lo sarà davvero, spesso si tratterà di una persona nota con la quale il testatore si sarà confidato o disponendo di una provata fiducia, lasciando all’imperatore Caligola il pregio originale di aver già nominato il suo Cavallo quale fido garante delle proprio operato.

La scelta di manifestare la propria volontà in vita, spesso viene associata ad un atto di forza che ha come risultato la creazione di mal’umori tra gli eredi già in vita. Taluni reputano più corretto non manifestare alcuna volontà lasciando ai posteri l’ardua sentenza di azzuffarsi o denunciarsi allo scopo di rivendicare il diritto di proprietà su beni non posseduti, ma voluti.

E’ assolutamente lecito credere che la nomina di garante ricada su persone che fungeranno appunto da testimoni della vita senza ricevere doni dall’eredità e per tale ragioni saranno considerati arbitri di una partita ereditaria a volte ricca di goal.

La riconoscenza nei confronti del garante assume una valenza superiore all’aspetto materiale, si tratta appunto di una nomina di stima e fiducia che trascendente dall’aspetto materiale.

Come è facile immaginare, sfuggire alla realtà assegnando gli eredi è il modo contrario di far rispettare le proprie volontà.

La domanda vera è perché non farlo?

La difesa della proprietà e delle decisioni passa da una manifestazione delle proprie volontà. E’ infatti attraverso l’espressione delle proprie intenzioni che la persona dichiara i propri piani.

La generazione degli internauti abbraccia tanto gli adolescenti quanto gli anziani ed in particolare quest’ultimi impegnano il loro tempo battendo le dita sopra le tastiere alla ricerca di notizie pubblicando documenti e raccontando le loro storie passate e presenti con crescente attenzione.

In passato le persone raggiungevano la meritata pensione al mezzo secolo, dopo aver trascorso anni nelle campagne, con fatica e già quasi al termine delle loro forze tramandando storie e tradizioni di famiglia ai propri cari discendenti dopo la cena davanti al focolaio. Nei tempi per esigenze di lavoro, le famiglie non si trovano più ogni sera, ma permane il desiderio di tramandare le volontà in modo che possano venir raccontate negli anni a venire per i discendenti che non sono ancora giunti ma che potranno sapere sentire e vedere come erano i loro antenati.

L’importanza di lasciare o fare testamento permette di passare il testimone dei ricordi di famiglia con certezza ai famigliari amati.

Il tramando delle notizie di famiglia alle giovani generazioni che diventano genitori in età sempre più avanzata rischia di far perdere il contatto con la generazione dei nonni e perciò appare saggio.

Sebbene poco se parli e quindi nel silenzio della cronaca, verrebbe erroneamente da associare il pensiero che solo un esiguo numero di persone redigano ancora il testamento; i numeri reali dei testamenti pubblicati ogni anno in italia ed in altre nazioni raccontano una situazione testamentaria ben differente. Sono molti infatti gli internauti alla ricerca di informazioni su come fare e redigere testamento.

La storia, racconta di volontà testamentarie assegnate fin dalla nascita dell’individuo, si pensi ai futuri imperatori o reali, insigniti dei titoli e delle patrimonialità manifestate apertamente nel battistero piuttosto che al capezzale disponendo ogni aspetto evitando fraintendimenti.

Le recenti tradizioni popolari hanno collegato, senza ragione alcuna, la redazione del testamento ad un’azione da compiersi solo in prossimità della morte, al capezzale del famigliare perento come ultimo passaggio prima dell’ultimo respiro allontanando dalla vita e quindi relegando all’ultimo momento una decisione, sempre che ve ne venga concesso un ultimo ripensamento ponendo in serio rischio sia la tutela che la trasmissione del patrimonio sociale, culturale e familiare.

E’ noto come fino all’avvento di internet l’argomento morte e testamento stizzisse al punto da indurre l’ascoltatore al compimento di gesti ancestrali riferibili al tocco di parti nobili rinnegando l’argomento fine vita.

Ad oggi la parola testamento vive una nuova realtà, è questo il tempo in cui ci si informa e si stende a disporre delle proprie volontà per tempo mettendo al sicuro i dati ed i patrimoni. Un esempio eclatante è fornito dalle agenzia di viaggio le quali affermano attraverso indagini e studi che prima della partenza per una meta turistica i famigliari viaggiatori lascino traccia scritta delle loro disposizioni nel caso succedesse qualcosa. Sempre più spesso viene addirittura disposto un doppio testamento sia nel caso della scomparsa di tutti i famigliari, di entrambe i genitori per i casi di tutelato, o di un solo componente prima di compiere l’ultimo viaggio.

Si assiste ad un crescente numero di persone pronte a dichiarare le proprie disposizioni testamentarie su un foglio di carta scritto di pugno datato e firmato desiderosi di garantire il tramando della volontà. Altrettanto vale per i numeri pubblicati dal notariato in materia di testamenti segreti e pubblici redatti appunto inanzi ad un pubblico ufficiale.

E’ bene ricordare che oltre ai beni immobili inserendo in tal senso i terreni, le case e più in generale i cespiti catastali entrano nel registro dei beni trasferibili gli oggetti che non hanno un valore economico, ma bensì affettivo. L’orologio del babbo, il pendolo del nonno il letto del tris nonno, l’abito da sposa nella nonna bis o la divisa militare del nonno quater, oppure la ricetta della zia d’America.

Nella tradizione piemontese si esprime con la parola asamai letteralmente “non si sa mai” la scelta di adottare precauzioni che possono quindi fondare una disposizione testamentaria a favore degli eredi desiderati.

E’ una domanda che richiede decisamente più di una riflessione, l’annuncio di prontezza al grande passo cavalca le onde dell’inconsapevolezza. E’ improbabile attribuire una risposta univoca alla domanda perché infiniti sono gli approcci alla vita.

Si nasce inconsapevoli di ciò che sarà la vita e nonostante tutta l’esperienza raccolta dai frutti di Madre Natura o del Signore messi a disposizione, si muore con la sola consapevolezza di aver vissuto cercando risposte che con certezza assoluta non arriveranno se non nella serenità della Fede di ogni singolo individuo. Il momento della morte comporta sempre degli sconvolgimenti di carattere famigliare economico, sociale che è bene preparare nei passi comandati e noti a tutti lasciando una traccia pulita del proprio passaggio. Per quanto ci si prepari per il momento del trapasso è forse più opportuno cercare di arrivare preparati al meglio, piuttosto che pronti.

E’ la domanda più ricorrente: il video testamento è legale La risposta giusta è solo una: le volontà di una persona vanno rispettate a prescindere che siano previste dalla Legge. Questa è la l’unica frase legale.

Ad oggi non sussiste alcuna legge che vieti la manifestazione e/o pubblicazione delle proprie volontà. Il video testamento non si può impugnare in ragione del fatto che l’ordinamento giuridico non dispone nulla a riguardo.

Trattandosi di una manifestazione di volontà prodotta in audio video messaggio è uno strumento di garanzia della parola data ed espressa. L’intento non è allontanare le persone, ma mettere nero su bianco o audio su video le intenzioni facilitando i rapporti tra eredi.

Dipende esclusivamente dal Garante se intende far rispettare le intenzioni ed onorare il contratto verbale assunto senza impegno economico.

Crocowill registra i video testamenti mantenendo il più alto grado di riservatezza in favore dei propri clienti. Unicamente il titolare del video testamento ed il garante sono a conoscenza delle disposizioni di volontà.

Crocowill dispone di una banca dati sicura e protetta da codici altamente criptati per la gestione universale dei video dati in piattaforme digitali.

Il video testamento rimane in giacenza gratuita per un anno, nei successivi anni dovrà essere rinnovato e non sono previste scadenze se viene rinnovato in alternativa è possibile optare per una formula senza fine.

Crocowill associa correttamente il video testamento alla definizione di testamento in forma di video, la video volontà è un’espressione non riconosciuta se non nel gerco informale.

La differenza tra i video volontà e video testamento volontà si sviluppa nella legittimità di salvaguardare i dati segreti.

Lasciare o non lasciare? Questa è la volontà

Se Amleto fosse vissuto ai giorni nostri, nell’era tecnologica si sarebbe posto senza dubbio un altro tipo di domanda “Lasciare o non lasciare, questo è il problema

Ben diverso è quindi l’approccio odierno verso la domanda amletica dell’essere a fronte del possedere lasciti, ossia “a chi e cosa lasciare o non lasciare, questo è il dilemma”.

E’ fin troppo facile dire che: Chi parte per l’ultimo viaggio ha sempre ragione e comunque abbia fatto o agito in vita andrà via con le sue decisioni incontrovertibili. Nonostante ci si possa nascondere dietro un tenero un fatalismo rimane vivo il consiglio di assumere una decisione per tempo onde evitare spiacevoli rivoltamenti.

Volendo escludere i casi di partenza improvvisa per mete paradisiache ultra fiscali, sarebbe bene che i lasciti terreni trovassero sempre un giusto affidatario, onde evitare che interi patrimoni fiscali finiscano nelle mani del beneficiario ingrato.

L’importanza di decidere come e a chi assegnare per tempo i beni mobili, consente di risolvere l’annosa questione di rispettarne le volontà. Sia chiaro fin da subito che a fronte di una mancanza di volontà nell’onorare le disposizioni sarà poco sostenibile che le volontà del buon padre di famiglia possano essere validate oltre quanto previsto dalle quote testamentarie disciplinate dal codice civile.

Secondo un principio controvertibile dei luoghi comuni, sostenere che una frase detta o video registrata valga più di mille parole non dette incontra almeno due sensi in più del nulla di fatto. Saranno gli sguardi negli occhi e le attenzioni sonore degli uditori a sensibilizzare gli eletti nella donazione a rivendicare le volontà espresse.

La scelta di nominare un garante, potrà apparire semplice e per certi versi lo sarà davvero, spesso si tratterà di una persona nota con la quale il testatore si sarà confidato o disponendo di una provata fiducia, lasciando all’imperatore Caligola il pregio originale di aver già nominato il suo Cavallo quale fido garante delle proprio operato.

La scelta di manifestare la propria volontà in vita, spesso viene associata ad un atto di forza che ha come risultato la creazione di mal’umori tra gli eredi già in vita. Taluni reputano più corretto non manifestare alcuna volontà lasciando ai posteri l’ardua sentenza di azzuffarsi o denunciarsi allo scopo di rivendicare il diritto di proprietà su beni non posseduti, ma voluti.

E’ assolutamente lecito credere che la nomina di garante ricada su persone che fungeranno appunto da testimoni della vita senza ricevere doni dall’eredità e per tale ragioni saranno considerati arbitri di una partita ereditaria a volte ricca di goal.

La riconoscenza nei confronti del garante assume una valenza superiore all’aspetto materiale, si tratta appunto di una nomina di stima e fiducia che trascendente dall’aspetto materiale.

Come è facile immaginare, sfuggire alla realtà assegnando gli eredi è il modo contrario di far rispettare le proprie volontà.